Associazione il Leccio

 http://www.associazioneilleccio.it/

 

.....ANCORA PER LA SETTIMANA DAL 9 AL 13 ottobre 2017 vi segnaliamo il promemoria delle attività organizzate dal Leccio

Presentiamo il calendario della settimana, evidenziando in giallo quelle attività che partono proprio da questa settimana; le altre continuano, ma erano già iniziate dalla prima settimana di ottobre.
 

Le attività si svolgono quasi tutte al Laboratorio di Quartiere di via Mogadiscio 47 rosso, tranne dove diversamente indicato.



Lunedì  9 ottobre 2017
- dalle 9.30 alle 11.30 - Laboratorio di Informatica Base

- appuntamento alle 14.30 in Piazza S.Eusebio per “IL CAMMINO per la SALUTE" (nuovo gruppo)

- dalle 14.30 alle 16.30 - Laboratorio di Maglia e Cucito Creativo

Martedì 10 ottobre 2017

- dalle 09,00 alle 12,00 -Laboratorio di Pittura su ardesia e materiali vari 

- appuntamento alle 10.00 in Piazza S.Eusebio per “IL CAMMINO per la SALUTE"

- dalle 14.30 alle 17.00 - Laboratorio di Taglio e Cucito 

- ore 17.30 - presentazione del ciclo di Incontri "Mi informo, comprendo, scelgo" (allegato volantino)

- dalle 17.30 alle 19.30 - Segreteria dei Laboratori e Biblioteca di Quartiere 

Mercoledì 11 ottobre 2017

- dalle 09.00 alle 11.30 - Laboratorio di Informatica Intermedia

Giovedì 12 ottobre  2017
- dalle 09.00 alle 12.00 - Laboratorio di Merletto a Tombolo

- appuntamento alle 10.00 in Piazza S.Eusebio per “IL CAMMINO per la SALUTE" (nuovo gruppo) 

- dalle 14.30 alle 16.30 - Laboratorio di Riciclaggio Artistico 

- dalle 18.00 alle 19.00 - Laboratorio di English Conversation 

Venerdì 13 ottobre 2017

- appuntamento alle 14.30 in Piazza S.Eusebio per “IL CAMMINO per la SALUTE"

- dalle 17.30 alle 19.30 - Segreteria dei Laboratori e Biblioteca di Quartiere

- ore 18.00 - presentazione della nuova proposta Laboratorio Teatrale Adulti 2017/2018 

Una Fiera 500 del 1920 eletta MOTOMITO 2017

Domenica 17 settembre 2017, sulla piazza della chiesa di Sant’Eusebio sovrastata dalla millenaria  torre campanaria, si sono dati battaglia 22 capolavori della meccanica e del design motociclistico italiano  del secolo scorso.

Il concorso per moto d’epoca ultraquarantenni, ha vivacizzato il paesino di Sant’Eusebio sin dal primo mattino, con le musiche più popolari nei vari decenni del ‘900 ed il rombo delle moto in arrivo per competere.

Il pubblico si è aggirato sbalordito tra questi gioielli del passato tirati a lucido per l’occasione, posti dai proprietari su un lato della piazza in attesa di sfilare in passerella. Concluse le operazioni di registrazione e numerazione delle moto, alle 11 è iniziata la presentazione al pubblico di ogni singolo motociclo da parte di qualificati esperti del settore (Antonio Franceschini commissario tecnico di Ruote d’Epoca Riviera dei Fiori e Franco Bonadonna autore di libri sul motorismo d’epoca). Ai richiami tecnici e storici degli esperti si è aggiunta l’intervista ai proprietari  che hanno richiamato la storia familiare e della loro moto con la quale molti convivino da decenni. A questo si è aggiunto l’apporto degli organizzatori che hanno ricordato al pubblico il contesto storico-sociale coevo ad ogni moto presentata.

Dettagli tecnici, inquadramento storico, ricordi personali  e sottofondo musicale d’epoca hanno fornito al pubblico elementi di valutazione e suggestioni in base ai quali ha assegnato il punteggio ad ogni moto.

Si è iniziato con le moto più giovani (si fa per dire, in quanto la più recente ha comunque più di 40 anni) più rappresentative degli anni ’70 proseguendo l’escursus a ritroso attraverso gli anni dello sviluppo del Paese (anni ’60), della ripresa post bellica (anni ’50), del periodo bellico (moto militari), fino al pionierismo motociclistico degli anni ’30 e ’20.

Una meravigliosa Vespa  ha ricordato al pubblico il periodo nel quale gli italiani potevano solo permettersi nel fine settimana la visione di un film in sale dove il proiettore sciabolava le immagini in  bianco e nero, perforando il fumo delle sigarette. Una Vespa “faro basso” del ’53 apparve nel film “Vacanze Romane”  dove  Audrey Hepburn e Gregory Peck scorazzano per la capitale in sella a questo mitico scooter Piaggio divenuto (grazie anche a questo film) una icona mondiale della moto “made in Italy”.

Una motoleggera Guzzi (un Cardellino), ha ricordato  l’entusiasmo e la passione degli italiani per le motoleggere della Guzzi prodotte nel dopoguerra (Guzzino e Cardellino che già costituivano uno status simbol) tanto da dare vita al più grande raduno di tutti i tempi (12660 “guzzini” arrivarono  a Mandello del Lario il 5 giugno 1949 da tutta Italia oltrechè da Spagna, Francia, Austria, Svizzera e persino Argentina).

Il periodo bellico è stato ricordato dai pochi modelli di moto civili (Bianchi, Guzzi) realizzati per  conversione dai modelli militari.

Il tuffo all’indietro nel tempo ha portato il pubblico nel periodo del “Ventennio”. Una Bianchi “Freccia d’Oro” ha fornito lo spunto per ricordare al pubblico come con tale moto Mussolini era uso mostrarsi per le vie di Roma; la moto portava la improbabile targa ROMA 1 (a significare: Primo motociclista d’Italia).

E ancora indietro nel tempo, quando l’italiano medio  poteva solo sognare una motocicletta e i suoi idoli erano  i primi campioni  motociclisti degli anni  ’20: una MotoGuzzi ”sport 13” del 1924 ci ha fatto rivivere  con nostalgia tutto il fascino di quel periodo.

E indietro ancora, verso l’inizio del secolo scorso, quando uno strano biciclo a motore percorreva le strade della nostra Genova con targa GE 9 illuminando la strada con fanale a gas (acetilene autoprodotta da un serbatoietto di carburo). La avevamo rintracciata presso un collezionista e la abbiamo presentata in chiusura del concorso tra la meraviglia di un pubblico già coinvolto dai brani musicali di inizio secolo.

Insomma, meteo clemente, brani musicali coinvolgenti  e moto di qualità eccelsa (autentici pezzi da museo) hanno regalato a Sant’Fusebio e al pubblico genovese una giornata indimenticabile e della quale si parlerà ancora a lungo a dimostrazione di cosa si può ottenere col volontariato, con l’entusiasmo, con l’amore per la cultura e la valorizzazione del patrimonio  storico (le moto d’epoca in questo caso).

Che il pubblico (costituito anche da moltissimi giovani) abbia compreso appieno la valenza culturale ed estetica della manifestazione, è dimostrato dall’esito delle votazioni. Malgrado la scintillante attrattività (ed agressività) delle moto più recenti, il pubblico ha compreso il valore estetico e lo sforzo pionieristico racchiuso nella tecnologia delle moto del periodo del “modernismo” e ha decretato la vittoria della Frera 500 del 1920 targata GE 9 (seconda classificata una MotoGuzzi Sport 13 del 1924; terza classificata una Piaggio Ape del 1955).

Buona la prima! E dunque………arrivederci al 2018!

Vedi allegatoacrobatLogo30 30